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Pillole di conservazione

#14 – Santa Rosalia

Santa Rosalia nacque nella Palermo normanna del XII secolo e morì da eremita intorno al 1160. Fu una vergine non martire che abbandonò la vita di corte per dedicarsi a quella ascetica. Nel 1624, mentre a Palermo infuriava la peste, lo spirito di Rosalia apparve in sogno ad alcuni ammalati, cui indicò la strada per ritrovare le sue reliquie e portarle in processione per la città, che fu così liberata dal morbo. Da allora è la patrona di Palermo e protettrice dalla peste. Poco dopo il ritrovamento delle reliquie di Santa Rosalia, adAntoon van Dyckfurono commissionate alcune tele che avrebbero dovuto raffigurarla. Giunto a Palermo nella primavera del 1624, appena venticinquenne ma già pittore affermato e ritrattista di fama, il pittore fu testimone della peste e della sua miracolosa cessazione; non stupisce dunque che tra i soggetti dipinti dal Van Dyck durante il soggiorno palermitano, protrattosi fino al settembre 1625, la liberatrice dalla peste fosse il più richiesto dai collezionisti locali. Presso il Museo del Castello di Miramare a Trieste è custodita una copia da Van Dyck, di autore anonimo, del dipinto Santa Rosalia (prossimo ad una copia conservata presso l’Oratorio dei Santi Pietro e Paolo di Palermo, XVII sec.).

Ultima modifica: 7 Ottobre 2020