L’accesso agli atti amministrativi e grafici può avvenire ai sensi della Legge 241/1990 e successive modificazioni e integrazioni su autorizzazione del Soprintendente Archeologia, belle arti e paesaggio per il Friuli Venezia Giulia.
Tutti i soggetti privati, compresi quelli portatori di interessi pubblici o diffusi, che abbiano un interesse diretto, concreto e attuale, corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e correlata alla richiesta di accesso hanno diritto a prendere visione e a estrarre copia di documenti amministrativi relativi ad uno specifico procedimento ai sensi dell’art. 22 della Legge n. 241 del 7 agosto 1990.
L’autorizzazione deve essere richiesta indicando i dati anagrafici del richiedente comprensivi di indirizzo, numero di telefono e/o e-mail, l’indicazione del procedimento di consultazione, il motivo della richiesta e l’eventuale richiesta per poter estrarre copia della documentazione consultata o parte di essa; le modalità di accesso agli atti verranno indicate nell’autorizzazione stessa.
La richiesta può essere fatta pervenire alla Soprintendenza tramite posta ordinaria, allegata all’indirizzo e-mail: sabap-fvg@beniculturali.it oppure consegnata a mano negli orari di apertura delle sedi.
Per approfondire e distiguere le varie tipologie di accesso vai alla pagina Diritto di accesso
ARCHIVIO DISEGNI
In questa specifica sezione dell’archivio viene conservata la documentazione grafica, costituita da disegni, rilievi, planimetrie, prospetti, sezioni e copie eliografiche, eseguita in occasione degli interventi di restauro sui principali monumenti e sui beni culturali della regione Friuli Venezia Giulia soggetti alle leggi di tutela. Le raccolte sono state organizzate a partire dal 1980 e nascono come archivi interni ad uso dei tecnici della Soprintendenza.
L’archivio disegni principale è conservato presso la sede di Palazzo Economo a Trieste dove è conservata anche una sezione relativa al territorio istriano. Presso la sede di Palazzo Clabassi a Udine è conservato tutto il materiale relativo alla provincia di Udine.
Per consultare i documenti dell’archivio disegni è necessaria la preventiva autorizzazione da parte del dirigente della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia e la compilazione sottoscritta di apposito modulo di richiesta.
Il modulo può essere inviato alla Soprintendenza tramite posta ordinaria, tramite e-mail all’indirizzo sabap.fvg@cultura.gov.it oppure consegnato a mano negli orari di apertura degli uffici. (L’Amministrazione tratterà i dati personali nel rispetto del D. Lgs. 196/2003).
ARCHIVIO DOCUMENTALE
Per consultare la documentazione dell’archivio è necessaria la preventiva autorizzazione da parte del dirigente della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per il Friuli Venezia Giulia e la compilazione sottoscritta di apposito modulo di richiesta. Il modulo può essere inviato alla Soprintendenza tramite posta ordinaria, tramite e-mail all’indirizzo sabap-fvg@cultura.gov.it oppure consegnato a mano negli orari di apertura degli uffici.
L’Amministrazione tratterà i dati personali nel rispetto del D. Lgs. 196/2003
ARCHIVI FOTOGRAFICI
La Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per il Friuli Venezia Giulia, nel riconoscere a tutti i cittadini il diritto fondamentale all’istruzione, all’informazione, allo sviluppo, alla ricerca e alla conoscenza del patrimonio culturale italiano e regionale e nel rispetto della L.241/90, rende disponibili le immagini raccolte e conservate nei propri archivi fotografici tenendo conto della L. 633/1941 sulla “protezione del diritto d’autore e di altri diritti connessi al suo esercizio”, del D.l. 83/2014, “Art Bonus” convertito con modificazioni dalla L. 106/2014, della L. 4 agosto 2017, n. 124 art. 1, comma 171 e del D.M.161/2023 “Linee guida per la determinazione degli importi minimi dei canoni e dei corrispettivi per la concessione d’uso dei beni in consegna agli Istituti e Luoghi della Cultura statali” e facendo riferimento per gli standard di qualità alle Normative dell’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione, oltre alle modifiche di cui all’art. 1 “Sostituzione della rubrica e dell’allegato al decreto 11 aprile 2023, rep. N. 161” come da UDCM|21/03/2021|DECRETO 108.
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Metodologie e tecniche di ripresa fotografica
Normativa per l’acquisizione digitale delle immagini fotografiche
Le richieste di autorizzazione per la riproduzione di immagini conservate negli archivi fotografici per uso personale o di studio o per scopi professionali, commerciali, espositivi, editoriali ecc. dovranno essere indirizzate a:
Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per il Friuli Venezia Giulia
Piazza Libertà, 7 – 34135 Trieste
tel. 040 4527511 e-mail: sabap-fvg@cultura.gov.it
Sede di Trieste
L’Archivio fotografico dell’Ufficio di Trieste contiene materiale documentario vario che si è venuto a formare fin dall’istituzione dell’Ufficio di Belle Arti a Trieste, dipendente dal Commissario Generale Civile della Venezia Giulia nell’anno 1918, immediatamente dopo il passaggio della Venezia Giulia all’Italia.
Le documentazioni acquisite e conservate da quel momento rispecchiano le vicende storiche di ridefinizione territoriale italiana e riguardano dapprima il territorio delle aree riunificate all’Italia – Trieste, l’Istria, Gorizia e il suo circondario: nel 1923 la Soprintendenza, ottiene la giurisdizione sulle Provincie di Gorizia, Trieste, Pola, Fiume, Zara, isola di Veglia e le isole di Cherso e Lussino e dal 1926 la Soprintendenza di Trieste con un unico ufficio ha il compito della tutela sul Friuli, la Venezia Giulia e l’Istria.
I primi documenti conservati, costituiti da negativi e positivi, riguardano l’attività di tutela sui monumenti più importanti danneggiati durante la guerra del 1915-18 e documentano il patrimonio archeologico, architettonico ed artistico fra le due guerre mondiali del territorio italiano e istriano.
Le vicende storiche di Trieste dopo la seconda guerra mondiale, sede del governo militare alleato, fecero dividere l’Ufficio unico della Soprintendenza nelle altre due sezioni staccate di Gorizia e di Udine, nuove sedi istituite dal 1946.
L’archivio di Trieste conserva il materiale prodotto dal 1918 ai giorni nostri nell’ambito di tutela svolta dall’Ufficio di Belle Arti prima e dalla Soprintendenza di Trieste poi e comprende la documentazione di territori non più italiani, come l’Istria e la Dalmazia, ora Slovenia e Croazia.
L’archivio è diviso in due sezioni: conserva negativi con positivo, comprendente le diapositive e stampe senza negativo, con fotografie acquisite nel tempo. Le fotografie conservate sono in grande parte il lavoro dei fotografi dipendenti dalla Soprintendenza nell’ambito delle azioni di tutela e in parte sono la produzione di studi fotografici importanti come quello di Attilio Brisighelli, Carlo Pignat di Udine, Elio Ciol di Casarsa, Cortesia di Cervignano, De Rosa di Spilimbergo, Ferruzzi di Venezia, Giornalfoto, Giavellotti, Lakner, Mottola, Alduino e Ruggero Pozzar, di Trieste, Marocco di Grado, Penco di Trieste, Alinari.
Dalla fine degli anni Novanta l’Archivio fotografico di Trieste ha avviato un progetto di digitalizzazione di tutto il materiale documentario esistente.
Riferimento Bibliografico, R. Fabiani, G. Nicotera, L’Archivio fotografico della Soprintendenza del Friuli Venezia Giulia, in Gli Archivi fotografici delle Soprintendenze. Tutela e storia. Territori veneti e limitrofi. Atti della giornata di studio. Venezia, 29 ottobre 2008, a cura di Anna Maria Spiazzi, Luca Majoli, Corinna Giudici, Ed. Terra Ferma, pp. 235-242
Le richieste di riproduzione e di autorizzazione per la riproduzione di immagini conservate nell’Archivio fotografico di Trieste devono essere compilate e inviate a questa Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia al seguente indirizzo e-mail:
sabap-fvg@cultura.gov.it
Sede di Udine
L’Archivio Fotografico della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Friuli Venezia Giulia con sede a Udine venne istituito insieme all’Ufficio nel Dopoguerra. La documentazione fotografica conservata è costituita principalmente da due nuclei distinti: Fondo storico e Archivio corrente.
Il Fondo Storico, costituisce il corpus più antico ed è composto da fotografie prodotte prima dall’Ufficio Regionale per la Conservazione dei Monumenti del Veneto (dal 1891), e poi dalla Soprintendenza ai Monumenti di Venezia (dal 1907). Tale nucleo conserva sia negativi (lastre di vari formati) che positivi realizzati durante un lungo arco temporale, compreso tra il 1903 e il 1967, scandito in tre diversi momenti storici. Si conservano fotografie che documentano sia l’attività di tutela e i lavori di restauro svolti negli anni precedenti la Prima guerra mondiale, che i danni dovuti agli stessi eventi bellici, sebbene in numero più esiguo. Il corpus più antico si completa con un consistente ed omogeneo gruppo di fotografie relative al patrimonio oggetto di tutela nelle zone del Friuli e della Carnia.
Del Fondo Storico inoltre è parte integrante un cospicuo nucleo fotograficorelativo al patrimonio storico-artistico e monumentale delle Province di Udine e di Pordenone, originariamente conservato presso la Soprintendenza regionale ai Monumenti e Gallerie con sede a Trieste, poi consegnato all’Archivio fotografico della sede di Udine nel 1951 per il passaggio delle competenze territoriali.
L’Archivio corrente comprende la gran parte del materiale fotografico conservato ed è relativo all’attività di tutela, restauro e conservazione sul patrimonio culturale esercitata dalle Soprintendenze, materiale documentario databile dal 1945 alla data odierna.
Nell’Archivio fotografico è inoltre depositato e conservato un corpus di stampe in bianco e nero che testimonia la campagna fotografica sul territorio regionale subito dopo il terremoto del 1976 effettuata dal Gabinetto Fotografico Nazionale del MiC.
L’archivio fotografico effettua un servizio di consultazione del materiale fotografico su richiesta, con il diretto controllo dei referenti, previa prenotazione telefonica nei giorni lavorativi dalle ore 9.00 alle ore 12.00
Le richieste di riproduzione e di autorizzazione per la riproduzione di immagini conservate nell’Archivio fotografico di Udine devono essere compilate e inviate a questa Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio del Friuli Venezia Giulia al seguente indirizzo e-mail:
sabap-fvg@cultura.gov.it
FONDI FOTOGRAFICI
I fondi fotografici di cui si conservano i negativi sono il fondo ”Venezia”, il fondo “Trieste” e il fondo “Udine”, rispettivamente:
- Fondo dell’Ufficio Regionale per la Conservazione dei Monumenti del Veneto (1891-1907), poi dalla Soprintendenza ai Monumenti di Venezia (dal 1907-1923)
- Fondo della Soprintendenza ai Monumenti e alle Gallerie di Trieste (1923-1945)
- Fondo della odierna Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Friuli Venezia Giulia – sede staccata di Udine(dal 1946 ad oggi).
I fondi fotografici storici “Venezia” e “Trieste” presso la sede di Udine contengono immagini del territorio delle province di Udine, Pordenone, e in parte della provincia di Gorizia che erano state depositate dalle rispettive Soprintendenze per essere utilizzate dagli storici dell’arte e dagli architetti per il loro lavoro sul campo. Il nome che distingue questi due fondi risale infatti alla loro origine e non al loro contenuto.
- Aquileia
- Artegna
- Caporiacco
- Colloredo di Monte Albano
- Gemona del Friuli
- Gorizia
- Gradisca d’Isonzo
- Magnano in Riviera
- Malborghetto
- Pinzano
- Polcenigo
- Ragogna
- Ronchi dei Legionari
- Sacile
- Spilimbergo
- Travesio
- Venzone
Ultima modifica: 9 Ottobre 2024