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Pillole di conservazione

#23 – Il guado

Le proprietà tintorie delle foglie della pianta di guado (Isatis tinctoria fam. Crucifere) sono note fin dal neolitico come testimoniano ritrovamenti di tessuti di lino e canapa colorati di blu. Veniva utilizzata dai Romani non solo per le sue proprietà tintorie ma anche per quelle medicinali in quanto astringente per la presenza di tannino. Nel tardo Medioevo la coltivazione e il commercio del guado erano molto diffusi in Europa e avevano una notevole rilevanza economica. In Italia c’erano coltivazioni soprattutto in Toscana, Marche e Umbria dove un ricco mercante di guado era il padre di Piero della Francesca. Il colore che si otteneva dalle foglie triturate e lasciate macerare veniva commercializzato essiccato in formelle da usare disciolte in acqua bollente e trovava impiego nella colorazione dei tessuti, degli arazzi, in miniatura e generalmente in decorazione. L’utilizzo del guado verrà soppiantato dall’indaco, colorante vegetale di origine orientale di maggiore qualità e resa, che sarà argomento della prossima pillola.

Ultima modifica: 7 Ottobre 2020