Nella numerosa famiglia di pigmenti di origine vegetale e minerale si trovano solo seppia, porpora e cremisi di origine animale. Il cremisi è una sostanza rossa presente nelle femmine di cocciniglia, un insetto parassita che vive sulle piante. La cocciniglia europea ha un contenuto massimo diacido carminico, principio cui deve l’intensità del rosso, dell’1% mentre quella messicana tra il 17 e il 24%. Gli Aztechi conoscevano da secoli le proprietà dell’insetto infestante dei cactus e ne ricavavano il colore che, dopo la conquista del Messico, gli Spagnoli esportarono in Europa insieme a oro e argento, prezioso alla stessa stregua. Per secoli è stato utilizzato in pittura, nella tintura di tessuti di pregio, in cosmetica e come colorante di cibi (E120) e bevande come il liquore alchermes. Attualmente il suo impiego ha perso importanza soppiantato dai pigmenti sintetici sia perché le specie di cocciniglia più produttive sono a rischio estinzione, considerando che servono 80 mila insetti per produrre un chilogrammo di colorante, sia per una mutata sensibilità nei confronti degli animali e il diffondersi di stili di vita vegetariani e vegani.
Ultima modifica: 7 Ottobre 2020