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Art Bonus dell’anno

Il Concorso “Progetto Art Bonus dell’anno”, ideato nel 2016 da Ales S.p.A. in collaborazione con il Ministero della Cultura e  Promo PA Fondazione – LuBeC​, è nato con l’obiettivo di promuovere una sempre più diffusa conoscenza della Legge Art Bonus e premiare l’impegno di quanti, beneficiari e mecenati, rendono possibile attraverso l’Art Bonus il recupero e la valorizzazione del patrimonio culturale del nostro Paese.

Ogni anno vengono estratti dal portale governativo www.artbonus.gov.it i progetti, le cui raccolte Art Bonus sono state chiuse con successo, e questi progetti vengono inseriti nella piattaforma dedicata al concorso.  Il Premio consiste in un riconoscimento simbolico rappresentato da una targa di ringraziamento che viene consegnata all’ente beneficiario e ai mecenati con cerimonia pubblica in presenza di alti rappresentanti del Ministero della Cultura e delle istituzioni coinvolte nell’iniziativa.​In questa PRIMA FASE, fino alle ore 23.59 del 21 marzo 2022 sarà possibile esprimere sulla piattaforma web una sola preferenza per ciascun progetto in gara, ma ogni utente potrà votare più progetti.Dal 21 febbraio al 21 marzo resteranno in gara sulla piattaforma del concorso i soli Art Bonus che avranno ricevuto almeno 100 voti.

La Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Friuli Venezia Giulia, in quanto beneficiario del progetto, promuove il restauro degli Stalli lignei intagliati e policromi (sec. XIV) del Tempietto Longobardo di Cividale del Friuli – mecenate/sponsor Fondazione Friuli.  

IL PROGETTO DI RESTAURO

Il restauro finanziato dal MiC ha permesso il ripristino dell’altezza originale degli stalli grazie all’utilizzo di una soluzione tecnologica innovativa; l’asportazione di vernici ossidate e sporco di deposito ha restituito gran parte della policromia degli intagli e il colore puro dei decori; l’insieme ha ritrovato la sua stabilità strutturale ed è stato predisposto un sistema di smontaggio rapido del manufatto da attuare in caso di emergenza.

Il progetto ART BONUS ha consentito di ultimare il restauro degli stalli inferiori per mezzo delle seguenti operazioni: ripristino dell’inginocchiatoio di sinistra in legno di larice; ripristino dell’inginocchiatoio di destra in legno di pioppo; prolungamento dei setti di sostegno in legno di pioppo già ricostruiti; recupero tonale ed estetico delle parti realizzate in legno nuovo, con integrazione pittorica idonea al riconoscimento delle parti eseguite nel corso del restauro rispetto a quelle originali; trattamento antitarlo con applicazione di biocida a pennello; stesura protettivo finale; modifica dell’altezza dei leggii. 

GLI STALLI LIGNEI                   

Il Tempietto longobardo di Cividale del Friuli, conosciuto anche come Oratorio di Santa Maria in Valle, è una delle testimonianze più interessanti e meglio conservate dell’edilizia longobarda. Gli stalli lignei intagliati e policromi, che si estendono dai lati dell’ingresso occidentale dell’aula fino al presbiterio e coprono la zona inferiore fino a un’altezza di oltre tre metri, ne costituiscono l’arredo più recente. Gli scanni addossati alla parete sud, quelli di sinistra rispetto all’ingresso, sono dieci e davanti a essi è posto un secondo ordine di stalli, una sorta di lunga cassa, nella cui parte anteriore sono incernierati nove semplici sedili reclinabili. Nella parte sommitale sono inseriti, sorretti da colonnine poligonali, tre leggii girevoli. I sedili della parete nord, invece, sono otto, mentre quelli inferiori sono sette e anche questi sono corredati di tre leggii girevoli. Al centro del sacello tra i due ordini di stalli è posto un leggio di legno sostenuto da una colonnina marmorea.

Gli stalli principali sono caratterizzati da una raffinata, seppur essenziale, complessità strutturale e da un elegante decoro policromo; la pulitura ha rivelato la grande quantità di colore che ancora riveste i seggi, che assunsero l’aspetto attuale nell’ultimo quarto del Trecento quando era badessa Margherita della Torre (1371-1402). Gli stalli inferiori, molto più semplici ed essenziali, sono probabilmente precedenti.

carpentieri o marangoni che hanno eseguito il coro nell’ultimo quarto del XIV sec. sono verosimilmente di origine veneziana, come dimostrano le analogie con altri cori lignei della città di Venezia e di tutta l’area adriatica, da Verona a Parenzo, da Spalato a Zara. In tutti i complessi citati compaiono fogliami e intagli, cornici a testa di diamante e a dentelli che sono tipici delle opere lapidee veneziane trecentesche e che da queste sono state mutuate dai carpentieri che le hanno riproposte nelle loro realizzazioni in legno.
Gli stalli principali sono abitualmente addossati alle pareti dell’aula. Quelli posti a sud sono dieci, preceduti da nove semplici sedili reclinabili; di fronte sono posti otto stalli principali e sette sedili inferiori, per un totale di trentaquattro sedute. I tre scranni della parete ovest, divisi dalla porta d’ingresso, sono caratterizzati da maggiori dimensioni e da un apparato decorativo più ricco. 
Il seggio della Badessa, che nelle cerimonie solenni aveva diritto di anello e di pastorale, e quello della Reggente, la vera e propria Priora del convento, si scorgono a destra di chi guarda la porta maggiore che un tempo era l’entrata del sacello. Lungo i lati sedevano le Madri anziane e sui sedili mobili verso l’aula le novizie e le sorelle. L’ordine inferiore degli stalli è in legno di larice.


Per votare il progetto:
https://artbonus.gov.it/stalli-lignei-intagliati-e-policromi-(sec.-xiv)-del-tempietto-longobardo-di-cividale-del-friuli-restauro-degli-stalli-inferiori.html?fbclid=IwAR2DIFuX8WEoH5JcrAfQLohwaMcFMuDnZGsXPkmjAjFYV991vEvBhaGCbIo

Per maggiori informazioni sull’Art Bonus e sulle erogazioni liberali che danno diritto al credito​:
https://artbonus.gov.it/cose-artbonus.html

Ultima modifica: 27 Gennaio 2022