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Guerra all’arte! 1940-1945. I beni culturali del Friuli Venezia Giulia fra protezione e distruzione

Villa Manin di Passariano (UD)

24 febbraio 2023

CONFERENZA STAMPA ore 11.00

INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA ore 18.00

“Guerra all’arte! 1940-1945 I beni culturali del Friuli Venezia Giulia fra protezione e distruzione”

Villa Manin di Passariano | 25 febbraio – 14 maggio 2023

a cura di Roberto Cassanelli, Rossella Scopas Sommer

in collaborazione con Guido Comis

L’esposizione offre l’opportunità di percorrere le fasi di movimentazione delle opere d’arte, di comprendere gli sforzi compiuti per il consolidamento degli edifici e apprezzare il lavoro che fu intrapreso nell’immediato dopoguerra, in anni di straordinarie difficoltà, per restaurare chiese e palazzi danneggiati e, nei casi più gravi, per ricostruire quanto era stato distrutto.

Alla vigilia della seconda guerra mondiale tra i compiti della Soprintendenza ai Monumenti e Gallerie di
Trieste assunse una straordinaria importanza la messa in opera di sistemi idonei alla protezione di edifici
storici, monumenti e opere d’arte presenti in tutto il territorio, allora costituito dal Friuli, dalla Venezia
Giulia e dall’Istria. Era infatti ancora vivo il ricordo dei danni provocati dai bombardamenti durante la
Grande guerra, e tanto più sentita era l’esigenza di tutelare il patrimonio culturale.


Attraverso oltre sessanta immagini provenienti dagli archivi fotografici della Soprintendenza
Archeologia, Belle arti e Paesaggio del Friuli Venezia Giulia la mostra Guerra all’arte! a Villa Manin –
frutto della collaborazione fra Soprintendenza ed Ente regionale per il patrimonio culturale e curata
da Roberto Cassanelli e Rossella Scopas Sommer – racconta le diverse attività volte dall’istituto in
quel frangente, documentando anche i danni subiti dai monumenti.

L’esposizione, che potrà essere vistata dal 25 febbraio al 14 maggio 2023, offre l’opportunità di
,percorrere le fasi di movimentazione delle opere d’arte, di comprendere gli sforzi compiuti per il
consolidamento degli edifici e apprezzare il lavoro che fu intrapreso nell’immediato dopoguerra, in anni di
straordinarie difficoltà, per restaurare chiese e palazzi danneggiati e, nei casi più gravi, per ricostruire quanto
era stato distrutto.

Protagonista delle vicende documentate è un piccolo gruppo di coraggiosi funzionari e direttori di museo fra
i quali spiccano l’allora soprintendente Fausto Franco e l’ispettore onorario Carlo Someda de Marco,
direttore dei Musei Civici di Udine che si adoperarono per salvaguardare pievi di campagna e cattedrali
cittadine, capolavori della scultura medievale e affreschi settecenteschi e mettere al riparo le opere che
potevano essere trasferite.
Le fotografie testimoniano infatti anche la movimentazione delle opere d’arte dalle zone a rischio ai centri di
raccolta. Fra il 1940 e il 1943 un ruolo di primo piano ebbe in questa particolare vicenda Villa Manin di Passariano.

Grazie al lavoro di coordinamento compiuto da Someda de Marco la villa costituì il luogo di
accentramento per le collezioni pubbliche e private provenienti da tutta la regione. A rendere particolarmente
suggestiva la mostra è la sua attuale collocazione nelle sale settecentesche che sessant’anni fa, come ebbe a
dire l’allora Soprintendente Fausto Franco, ospitarono in casse di legno grezzo, affastellate le une sulle altre,
“tutta l’arte del Friuli e della Venezia Giulia”.

L’esposizione nasce dall’approfondita ricostruzione delle vicende di quegli anni svolta dai curatori Roberto
Cassanelli, Rossella Scopas Sommer e da numerosi altri studiosi, poi confluita in due volumi di recente
pubblicazione: La protezione dei monumenti e delle opere d’arte in Friuli e Venezia Giulia nella seconda
guerra mondiale, Ministero della cultura, 2021 e Guerra all’arte! I beni culturali del Friuli Venezia Giulia
fra protezione e distruzione, Forum, 2022, uscito in occasione della presente mostra.

Comunicato stampa

Invito

Ultima modifica: 23 Febbraio 2023