Ottava Edizione della Settimana delle Culture Digitali “Antonio Ruberti”
26 Maggio 2023 | ore 15
Convegno a Trento
Piazza Santa Maria Maggiore 32 – Sala rosa
“La cura dei luoghi parte dallo sguardo”
Piazza S. Maria Maggiore: la Chiesa del Concilio da Palazzo della Prepositura
La Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali partecipa all’ottava edizione della Settimana delle Culture Digitali “Antonio Ruberti”, organizzata dall’associazione internazionale Digital Cultural Heritage, Arts & Humanities School – DiCultHer.
All’interno della manifestazione si svolgerà, venerdì 26 maggio l’incontro “La cura dei luoghi parte dallo sguardo”.
Programma
Presiede
Casimira Grandi, storica sociale
Appartenenza e luogo di vita
Leonardo De Biasi, Capo Delegazione FAI di Trento, I luoghi dei bambini
Katia Pizzini, archivista Archivio Diocesano Tridentino Trento, I trovatelli di Piazza S. Maria Maggiore
Barbara Zoccatelli, Valentina Caresia, Nido dell’Università degli Studi di Trento
Un impegno per avere futuro: educazione al patrimonio culturale
Morena Maresia, restauratrice Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Friuli Venezia Giulia
Educazione al patrimonio culturale: “…e adesso siamo qui”
Franco Cagol, archivista Archivio Storico del Comune di Trento
Biografia delle case di piazza S. Maria Maggiore
Gloria Cellesi, farmacista Trento
I fiori della salute: acquerelli di etnobotanica trentina
Fabio Gabrielli, filosofo School of Management – Università LUM campus di MilanoL’ambiente è la nostra placenta
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C’è futuro in Piazza Santa Maria…
È un luogo di valore che necessita di essere messo in valore, in cui si propone per il terzo anno consecutivo un incontro mirato a ripensare in modo originale il suo domani.La significativa immagine in locandina è quella di una giornata qualunque dalla finestra dell’antico palazzo che ospita il nido aziendale dell’università di Trento, dalla quale i bambini guardano la piazza con gli occhi del futuro; vedono le bandiere di Trentino Italia Europa che per loro sono colori nel vento leggero di un giorno di sole e la piazza uno spazio da esplorare con le educatrici. L’antica chiesa sede del Concilio si staglia imponendo il ricordo dell’evento che ha portato il mondo a Trento, tracciando il futuro di quel complesso universo che è il cattolicesimo. Case e palazzi ospitavano e ospitano la varia umanità di una zona da sempre vicina agli ingressi cittadini: fiume, porta e stazioni oggi. Quasi a ricordare il genius loci imperituro del luogo attraverso le molte etnie che quotidianamente la vivono. È un passato che necessita di essere conosciuto per costruire il futuro di civiltà coerente ai tempi di vita nel rispetto del luogo, in cui la piazza è un microcosmo che elabora le esperienze vissute nel suo perimetro come marchio identitario, per riverberarlo con lungimiranza in un dialogo verso l’esterno: concetto costantemente perfezionato per adeguare lo scambio dei tempi. Significativamente ci sono tre punti focali nella piazza -il tridente di Santa Maria in senso figurato-: il sapere competente della Fondazione De Marchi, le visioni di futuro del nido dell’Università di Trento e il cibo per tutti di Tàstiko.
Ultima modifica: 26 Maggio 2023