È online il video “Luoghi di Vita Rurale. La Villa Romana di Ronchi dei Legionari” realizzato dal Comune di Ronchi dei Legionari che ci porta attraverso i resti della villa rustica di età romana rinvenuta nei pressi dell’aeroporto. Il video, realizzato nel 2011 dal Comune con l’allora Soprintendenza per i Beni Archeologici del FVG grazie a un progetto co-finanziato dall’UE, illustra la storia e l’importanza del complesso archeologico, che fu individuato alla fine degli anni Ottanta del secolo scorso in seguito ad alcuni lavori riguardanti l’acquedotto e proprio in questa occasione fu messo in luce e restaurato con diversi interventi.Le strutture appartengono ad una villa rustica di età romana – di cui è stata scavata solo la porzione orientale – che fu edificata e ristrutturata in più fasi, tra la metà del I secolo a.C. e il III secolo d.C. e infine distrutta in un incendio. Sono stati riconosciuti ambienti appartenenti sia alla zona residenziale, destinata alla residenza del dominus (il proprietario), sia a quella produttiva, dedicata alle attività lavorative.Le sale di rappresentanza sono caratterizzate da decorazione pavimentale a mosaici policromi o a motivi geometrici bianchi/neri impreziositi da tarsie di marmo, mentre in un ambiente destinato al riposo si riconosce un sistema di riscaldamento a suspensurae, un pavimento rialzato da colonnine in mattoni che permettevano la circolazione di aria calda fornita da una caldaia separata.Un piccolo antiquarium, insieme alla villa affidato in gestione alla Biblioteca Comunale, espone una selezione di reperti provenienti dal sito.#iorestoacasa #laculturanonsiferma #villaromana #ronchideilegionari #mosaici #suspensuraehttp://www.comuneronchi.it/index.php?id=25829Pubblicato da Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio – Friuli Venezia Giulia su Giovedì 21 maggio 2020
Questo video realizzato dal Comune di Ronchi dei Legionari che ci porta attraverso i resti della villa rustica di età romana rinvenuta nei pressi dell’aeroporto. Il video, realizzato nel 2011 dal Comune con l’allora Soprintendenza per i Beni Archeologici del FVG grazie a un progetto co-finanziato dall’Ue, illustra la storia e l’importanza del complesso archeologico, che fu individuato alla fine degli anni Ottanta del secolo scorso in seguito ad alcuni lavori riguardanti l’acquedotto e proprio in questa occasione fu messo in luce e restaurato con diversi interventi.
Le strutture appartengono ad una villa rustica di età romana – di cui è stata scavata solo la porzione orientale – che fu edificata e ristrutturata in più fasi, tra la metà del I secolo a.C. e il III secolo d.C. e infine distrutta in un incendio. Sono stati riconosciuti ambienti appartenenti sia alla zona residenziale, destinata alla residenza del dominus (il proprietario), sia a quella produttiva, dedicata alle attività lavorative.
Le sale di rappresentanza sono caratterizzate da decorazione pavimentale a mosaici policromi o a motivi geometrici bianchi/neri impreziositi da tarsie di marmo, mentre in un ambiente destinato al riposo si riconosce un sistema di riscaldamento a suspensurae, un pavimento rialzato da colonnine in mattoni che permettevano la circolazione di aria calda fornita da una caldaia separata.Un piccolo antiquarium, insieme alla villa affidato in gestione alla Biblioteca Comunale, espone una selezione di reperti provenienti dal sito.
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Ultima modifica: 26 Agosto 2020