La Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per il Friuli Venezia Giulia è stata invitata a partecipare alla redazione e alla sottoscrizione di un importante Protocollo d’Intesa assieme al Garante regionale dei diritti della persona della Regione Friuli Venezia Giulia, al Tribunale per i Minorenni di Trieste, all’Associazione Tutori Volontari Friuli Venezia Giulia, all’UNICEF ECARO – Ufficio Regionale per l’Europa e l’Asia Centrale, al Comitato Italiano per l’UNICEF Fondazione ETS, all’Università degli Studi di Trieste e all’Università degli Studi di Udine.
Il Protocollo ha l’obiettivo di creare un circuito virtuoso dove le parti intendono cooperare per avviare in maniera coordinata, e ognuno nel proprio ambito di competenza, delle azioni volte a rafforzare il sistema di protezione dei/lle minorenni migranti non accompagnati/e in arrivo sul territorio regionale e, al contempo, promuovere un senso di responsabilità sociale e pensiero critico tramite l’interazione diretta con la società con lo scopo di collaborare per la crescita sociale e culturale del territorio.
Il Protocollo intende disciplinare i rapporti reciproci nella costruzione di un sistema volto ad attuare una cornice organica di interventi multidisciplinari e intersettoriali funzionale alla creazione di un approccio olistico nella lettura della complessità del fenomeno dei minorenni migranti soli non accompagnati accolti in Friuli Venezia Giulia.
Nicola Dell’Arciprete, Nicola Dell’Arciprete, Coordinatore della Risposta in Italia, per l’Ufficio UNICEF per l’Europa e l’Asia centrale, sottolinea come
“Il coinvolgimento di diversi soggetti in questo protocollo ci aiuta nell’obiettivo più ampio dell’inclusione sociale. L’apertura di molte realtà al territorio – come la Soprintendenza – e il coinvolgimento della società civile in attività di promozione culturale, rappresenta un’occasione aggiuntiva anche per tutrici, tutori, ragazzi e ragazze tutelate di conoscere la comunità ospitante e inserirsi nel territorio di accoglienza”.
Si tratta, infatti, di un importante riconoscimento delle potenzialità in ambito sociale dell’educazione al patrimonio culturale e del ruolo primario del patrimonio culturale nella costruzione di quella Comunità di Eredità così come espressamente descritta nella Convenzione di Faro e che si pone alla base di un sentimento di tutela diffusa.
Questa collaborazione si pone in continuità con le attività educative e culturali già da anni sviluppate e realizzate dalla Soprintendenza che hanno sviluppato il tema dell’accessibilità e della partecipazione alla vita culturale quale diritto fondamentale, così come definito nella Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. Attività educative e di ricerca che hanno riconosciuto la necessità di mettere la persona e i valori umani al centro di un’idea allargata e interdisciplinare di patrimonio culturale.
Progetti, esperienze e pratiche che hanno riconosciuto il ruolo del patrimonio culturale nella costruzione di una società pacifica e democratica, nei processi di sviluppo sostenibile e nella promozione della diversità culturale.
Garante regionale FVG dei diritti della persona
Università degli studi di Trieste
Ultima modifica: 9 Gennaio 2025