Il Ministero per i Beni le attività culturali e per il turismo , l’Università degli Studi di Udine e il Comune di Udine hanno siglato un Protocollo d’intesa per la manutenzione e valorizzazione del Tumulo di Sant’Osvaldo a Udine.
Protocollo d’intesa di durata quinquennale con tre obiettivi specifici: progetti per la fruizione del monumento datato circa 4000 anni fa, formazione di operatori dedicati all’educazione al patrimonio archeologico, prodotti editoriali didattico-divulgativi per le scuole.
Il sito archeologico riveste una particolare importanza per la conoscenza del Friuli antico in epoca protostorica. Il cumulo funerario – un’altura artificale in terra e ciottoli – fu innalzata intorno al 1900 a. C. per seppellire un giovane uomo, di cui sono stati ritrovati i resti. Una struttura innovativa permette la protezione del sito e l’accesso dei visitatori allo spazio scavato per l’inumazione.
L’accordo permetterà di realizzare progetti didattico-divulgativi con visite guidate, laboratori, animazioni ed eventi.
La Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Friuli Venezia Giulia è stata individuata come soggetto attuatore degli interventi di manutenzione straordinaria dei resti ed eventuali restauri del sito.
«Abbiamo aderito con convinzione al protocollo – concordano il Direttore del Segretariato Mibact FVG, Roberto Cassanelli, e la Soprintendente ABAP FVG Simonetta Bonomi – perché l’obiettivo di tutelare e valorizzare al meglio questo eccezionale sito archeologico protostorico rientra pienamente nei compiti che siamo chiamati a svolgere sul territorio regionale. Il tumulo di Sant’Osvaldo, grazie anche alla struttura di protezione e di accesso alla camera di inumazione, rappresenta per i visitatori un’esperienza davvero unica e come tale dobbiamo promuoverla tutti insieme. E non dimentichiamoci che il sito si trova all’interno del comprensorio dell’ex ospedale psichiatrico di Udine, un luogo che – come Ministero – riconosciamo di grande valore, non solo per il pregio paesaggistico e naturalistico del suo parco, ma soprattutto per il significato architettonico e storico del suo patrimonio immobiliare».
29 dicembre 2020
Ultima modifica: 30 Dicembre 2020