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Pillole di conservazione

#43 – Il cipresso

Il cipresso è un albero di origine orientale che ha avuto grande espansione verso l’Europa tanto da diventare parte integrante del paesaggio mediterraneo. Le radici sono a fittone motivo per cui l’albero è molto resistente al vento ed è stato privilegiato nei cimiteri perché le radici non danneggiano le tombe anche se, quando l’albero raggiunge una certa età e dimensione, sviluppa anche radici secondarie a raggiera che ne aumentano la stabilità ma creano danni alle sepolture. I suoi frutti, detti gàlbule, sono stati utilizzati come medicamento già in antico e sono tuttora impiegati in erboristeria per il contenuto di flavonoidi, polifenoli e tannini che favoriscono la microcircolazione e sono benefici per l’apparato respiratorio. Il suo legno è resistente, durevole e adatto a impieghi all’esterno e in ambienti umidi. Possiede anche doti di sonorità ed è impiegato per questo in liuteria e per la costruzione di clavicembali. Per la ricchezza di oli essenziali che allontanano gli insetti veniva usato per i cassoni destinati a conservare vesti e tessuti dei corredi nuziali. In restauro viene privilegiato il legno di cipresso per i nuovi supporti lignei a contatto di tele e tessuti per evitare infestazioni di tarme e insetti xilofagi.

Ultima modifica: 7 Ottobre 2020